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L'acquedotto romano

 

Con i suoi 23 Km di lunghezza, l'antico acquedotto è certamente una delle opere di ingegneria idraulica più impegnative realizzate dai romani in Sicilia durante la loro permanenza.
Fu costruito per ottemperare ai fabbisogni della città, e il quantitativo di acqua che convogliava era così grande da garantire anche il funzionamento delle numerose terme e della naumachia che allora sorgeva dove oggi è ubicato il castello Ursino.
L'acquedotto aveva origine a 400 metri s.l.m. a sud dell'attuale centro urbano, le sorgenti ci sono ancora ma l'acqua non sgorga più nello stesso punto.
Attualmente le sorgenti vengono sfruttate per alimentare la "Fontana del Cherubino".